MotoGP F1

F1 | GP d'Italia: non basta lo show, serve anche una buona organizzazione

15.09.2022

-Durante il weekend del Gran Premio d'Italia della F1, l'Autodromo Nazionale di Monza ha festeggiato il suo centenario, registrando il record di spettatori, circa 337.000 durante tutto il weekend; tutto ciò però ha messo in evidenza una disorganizzazione che non è piaciuta per niente a coloro che hanno speso una fortuna per assistere a una gara già di per sé problematica.

-L'immagine del podio di Monza ha certamente fatto il giro del mondo, una marea rossa lungo tutto il rettilineo principale. L'edizione del 2022 è stata la prima con il 100% del pubblico all'interno dell'Autodromo, prima volta dopo la pandemia, confermandosi uno dei Gran Premi più attesi di tutto il calendario (i biglietti infatti sono finiti dopo poche ore dall'uscita).

-Dopo questa breve introduzione sembra essere andato tutto per il meglio, ma se entriamo nel dettaglio possiamo notare che qualcosa non ha funzionato. Nel 2022 la richiesta dei biglietti è aumentata dal 30% al 50% rispetto al passato, questo ha obbligato i vari impianti a costruire più tribune, tranne alcuni che non hanno aggiunto niente, tra cui Monza, ospitando un pubblico troppo elevato da sostenere al meglio. 

-Stefano Domenicali è stato molto chiaro nelle varie interviste: chi si reca in Autodromo per assistere a un Gran Premio deve aver diritto a tutte le comodità necessarie: servizi all'altezza, ristori, servizi igienici adeguati e soprattutto una viabilità efficiente, che non rappresenti un ostacolo. Purtroppo però il giorno seguente del GP di Monza, sono emerse molte critiche sui social da parte dei tifosi presenti in Autodromo, tra cui molti si lamentavano del fatto che non erano neanche riusciti ad acquistare una bottiglia d'acqua o un semplice panino, con la beffa di ritrovarsi in mano dei tokens (dei gettoni che andavano preventivamente acquistati per comprare viveri e bevande) che non sono stati riconvertiti in euro. Molti spettatori inoltre, hanno lamentato il fatto di non poter accedere ad alcune tribune nella giornata di venerdì, dove in passato si poteva accedere con un biglietto d'accesso valido per i tre giorni.

-"Dopo un'ora di fila fatta all'accesso del camping di Biassono, ci hanno rimandato indietro perché la tribuna in cui dovevamo andare non era vicina a quell'ingresso. Non avevamo idea di quale fosse l'entrata 'giusta', ma sarebbe bastato un po' di buon senso". Queste le parole di uno spettatore. Molti altri si sono lamentati dei servizi di controllo; molte persone, anzi la maggior parte, non sapevano dov'era situata la propria tribuna, e quando chiedevano informazioni ai controllori, nessuno sapeva dare delle risposte concrete. Ma la cosa davvero grave è stata la mancanza di acqua e di cibo in alcune zone sotto le tribune, un qualcosa di imperdonabile; per non parlare delle file kilometriche per entrare in Autodromo alla mattina; sui social sono apparsi successivamente dei video dove si può notare la fila "infinita" per accedere al circuito. 

-Ovviamente sono problemi che si possono risolvere in vista della stagione 2023, ma sicuramente la cattiva pubblicità che sta colpendo l'Autodromo non sarà ottimale per la vendita dei prossimi biglietti. Inoltre ci si aspettava qualcosa per il centenario dell'Autodromo, invece è stato un weekend come tutti gli altri. Ora non ci resta che sperare che l'Autodromo lavori per mettere tutto a posto per il prossimo anno, con dei prezzi più accessibili a tutti, se no la marea rossa di Monza resterà solamente un ricordo...

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