F1 | Nel 2026 monoposto con passo più corto e aerodinamica mobile

-Nonostante il regolamento delle power unit sia già stato pubblicato, le monoposto di F1 del 2026 a livello di telaio e soprattutto a livello di aerodinamica non sono ancora state definite al 100%. L'idea della FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile), è quella di scrivere le norme entro la fine del 2023, in modo da permettere alle squadre di lavorare sui primi concetti già nel 2024. Si parla quindi di circa 300mm di passo più corte, carreggiate molto più strette, ma cosa più sconvolgente, si punta ad avere dei serbatoi più piccoli, in modo da ridurre i consumi e il peso.
-Come già detto in precedenza, il regolamento delle power unit 2026 è già stato pubblicato, ma allo stesso tempo, non sono ancora state definite le regole relative al telaio e all'aerodinamica.
-Le attuali monoposto di Formula 1 a effetto suolo sono "enormi"; le norme di sicurezza le hanno rese pesanti, circa 798kg, con una larghezza di 2 metri e una lunghezza di 5 metri. L'obiettivo per il nuovo ciclo regolamentare, il quale scatterà a partire dalla stagione 2026, è quello di ridurre le dimensioni delle vetture; e proprio per questo motivo si è aperto un dibattito che dovrà per forza portare a delle conclusioni per definire un regolamento entro la fine del 2023, in modo che le squadre possano cominciare a studiare delle soluzioni ipotetiche a partire dal 2024.
-Non deve creare scalpore, quindi, se a livello di proposta c'era chi aveva pensato di creare una macchina compatta, con un motore endotermico di quattro cilindri montato trasversalmente, proprio come la trasmissione. Un concetto che non ha approvato la Scuderia Ferrari, vedendo tornare in auge un qualcosa per il quale aveva già posto il veto prima dell'inizio dell'era ibrida nel lontano 2014. Con questo concetto si avrebbe una meccanica spostata soprattutto verso le ruote posteriore, rendendo così la vettura difficile da bilanciare nell'avantreno.

-L'introduzione dal prossimo anno del budget cap sui motori (95 milioni di dollari stagionali), obbliga tutti i team a una semplificazione, che tenderà ad avere sicuramente delle unità endotermiche con delle soluzioni più semplici, quindi meno estreme e complicate di quelle di adesso, fissando il frazionamento (6 cilindri), l'architettura (a V di 90°), con un'interasse fisso e pistoni uguali in mono fornitura. La ricerca sarà finalizzata in camera di combustione, per sviluppare l'e-fuel (una carburante sintetico con delle emissioni bassissime), la quale rappresenterà una ricerca per puntare a delle prestazioni ottimali, proprio come l'ibrido, il cui ruolo diventerà sempre più importante contribuendo a produrre il 50% delle potenza con energia elettrica.
-Con tutte queste premesse (non ancora ufficiali), diventerà un po' tutto più strategico a indirizzare le regole verso telai e aerodinamica che potranno essere molto più interessanti. Uno dei dati che si può già percepire è il passo, il quale verrà ridotto di circa 300mm, infatti se consideriamo che con le F1 attuali a effetto suolo l'interasse è stato definito tra 3.400mm e 3.600mm, la monoposto 2026 sarà molto più compatta rispetto quella attuale.
-Torna quindi l'idea di ridurre le carreggiate (fino al 2016 erano di 1.800mm), e non è da escludere che si possa pensare a macchine molto più filanti come forme. Si sta anche pensando se sia il caso di allargare l'uso dell'aerodinamica mobile; l'intenzione è di puntare a ridurre in modo significativo i consumi con una maggiore efficienza (abbassando il peso minimo), potendo creare dei serbatoi più piccoli rispetto agli attuali di 110kg.
-La paura principale però è quella di inserire troppa elettronica all'interno della monoposto, perché si potrebbe andare ad oscurare il talento di piloti che rischiano la vita ogni volta che entrano in macchina e scendono in pista.
-Siamo ancora in una fase di confutazione delle regole, perciò non dovremmo farci condizionare da ipotesi affrettare, ma anche questo è il bello del motorsport, lasciare spazio alla fantasia!